Patologia orbitaria

L’orbita è la cavità che contiene l’occhio, gli annessi oculari (palpebre e ciglia), i muscoli responsabili dei movimenti oculari, il nervo ottico, altri nervi motori e sensitivi, l’apparato vascolare e la parte prossimale delle vie lacrimali. La cavità orbitaria è inoltre confinante con importanti strutture come i seni paranasali e, tramite alcune aperture ossee, con la fossa cranica media.

I processi patologici a carico dell’orbita sono di interesse dell’oftalmoplastica e sono di particolare rilevanza data l’importanza delle strutture contenute nell’orbita e la possibilità di diffusione verso la cavità cranica.

In particolare, distinguiamo alcune classi fondamentali di patologie:

  • Patologie delle palpebre.

    • Patologie infiammatorie (blefarite di varia natura, calazio e cisti palpebrali).
    • Patologie neoplastiche (tra le altre, ricordiamo il carcinoma a cellule basali e il carcinoma a cellule squamose).
    • Malposizioni palpebrali (blefarocalasi, ptosi, entropion, ectropion, lagoftalmo)
    • Patologie delle ciglia
  • Patologie infiammatore dell’orbita. Tra queste, menzioniamo per importanza l’orbitopatia distiroidea (processo infiammatorio dell’orbita in un quadro di distiroidismo che comporta profondi effetti sulla motilità, la funzionalità e l’estetica oculari) e la cellulite orbitaria (seria infezione a carico del contenuto orbitario con necessità di intervento urgente).
  • Patologie neoplastiche dell’orbita. Tra queste, ricordiamo i linfomi orbitari e i tumori della ghiandola lacrimale. Tali neoplasie meritano inquadramento urgente e appropriato trattamento multi-specialistico.
  • Patologie traumatiche dell’orbita. Queste ultime particolarmente frequenti nella popolazione giovane in seguito ad incidenti stradali e nella popolazione anziana in seguito a traumi da caduta.
  • Patologie delle vie lacrimali, trattate nell’apposita sezione.
  • Varie

La diagnostica delle patologie orbitarie ha un approccio olistico al paziente, riguardando l’aspetto oculistico e un’appropriata valutazione sistemica. Tale processo si avvale della valutazione oculistica convenzionale, delle moderne tecniche di imaging ad alta definizione (TC e RMN) e della diagnostica sierologica. A seconda delle diverse patologie, prevede la collaborazione dell’Oftalmologo con l’Endocrinologo, l’Oncologo e il Neurologo.

La terapia dei vari quadri patologici è assai diversificata, avvalendosi dell’approccio farmacologico, chirurgico e radioterapico a seconda della patologia.