Chirurgia dello strabismo

Terapia

L’obiettivo della cura dello strabismo è di migliorare l’allineamento oculare per favorire la collaborazione tra i due occhi, ampliare il campo visivo e migliorare l’aspetto estetico. Il trattamento prevede la prescrizione di occhiali quando necessari, esercizi ortottici utili per alcuni tipi di strabismo, l’eventuale utilizzo di prismi in attesa di un intervento chirurgico sui muscoli extraoculari e la terapia occlusiva nei bambini per trattare l’ambliopia. Quest’ultima deve essere iniziata al più presto e nel modo migliore, ricorrendo a bende adesive o filtri semitrasparenti, penalizzazione ottica (con lenti più forti o più deboli), penalizzazione farmacologia (con collirio), lenti a contatto occlusive. Solo quando si sarà ottenuto un buon visus o l’alternanza di visione dei due occhi, si potrà intervenire chirurgicamente.

Chirurgia dello strabismo

La chirurgia dello strabismo migliora la funzione oculare nella maggior parte dei casi e porta a vantaggi sociali e psicologici.

L’intervento chirurgico viene eseguito in anestesia locale negli adulti e in anestesia generale nei bambini.

Il chirurgo strabologo può accedere ai muscoli oculari e intervenire su di essi accorciandoli o modificandone la posizione per migliorare la motilità oculare e lo strabismo.

L’intervento d’indebolimento muscolare è la recessione, ovvero lo spostamento indietro dell’inserzione del muscolo da indebolire. Il rinforzo dell’azione di un muscolo può essere ottenuta, invece, mediante un accorciamento del suo corpo muscolare (resezione) o con una duplicatura.

Il decorso postoperatorio è caratterizzato da rossore che scompare nel giro di una settimana e assenza di segni o cicatrici evidenti, i punti utilizzati per le suture sono riassorbibili e spariscono nel giro di 10 giorni.